Share

Tecnica Holep IPB - Dottor Castellucci Urologo, Medico Chirurgo

La Tecnica Holep per l’Ipertrofia Prostatica Benigna

La Tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna è una tecnica avanzata di chirurgia laser che utilizzo per trattare efficacemente l’IPB, assicurando ai miei pazienti un recupero più rapido e risultati clinici ottimali. Questa procedura mininvasiva non solo riduce il rischio di complicazioni, ma è particolarmente vantaggiosa per i pazienti con prostate molto ingrandite.

Da sempre, nella mia pratica clinica, ho assistito molti pazienti ad affrontare le sfide poste dall’ipertrofia prostatica benigna (IPB), una condizione che colpisce molti dopo una certa età.

Tradizionalmente, il trattamento dell’IPB poteva significare ricorrere a metodi invasivi con rischi significativi e lunghi periodi di recupero. Tuttavia, l’evoluzione tecnologica ha apportato straordinari progressi in questo campo, segnatamente attraverso l’uso di tecniche laser come la Holep (Holmium Laser Enucleation of the Prostate), che ho adottato e perfezionato negli anni.

Nel corso di questo articolo, esploreremo non solo i dettagli procedurali e i benefici della tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna, ma anche come questa tecnologia si contrappone alle tecniche tradizionali, delineando perché rappresenta una scelta eccellente per chi affronta l’IPB.

Invito tutti a seguire questa discussione per comprendere meglio come le innovazioni nel campo della chirurgia prostatica possano trasformare la gestione di una condizione così diffusa e influente.

Che cos'è la Tecnica Holep?

Nella mia carriera come urologo, ho avuto l’opportunità di osservare e adottare numerose innovazioni nel trattamento delle affezioni prostatiche. Una delle tecniche che ha rivoluzionato il modo in cui affrontiamo l’IPB è tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna, ovvero l’enucleazione prostatica con laser a olmio. Questo metodo, noto per la sua efficienza e sicurezza, rappresenta un punto di riferimento nel panorama delle soluzioni mininvasive.

La tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna utilizza un laser a olmio per rimuovere il tessuto prostatico ingrossato che blocca il flusso dell’urina. Diversamente dalle tecniche tradizionali, come la TURP, che raschiano via il tessuto, la Holep “enuclea” o separa l’intero lobo prostatico dalla capsula prostatica, simulando una adenomectomia trasvescicale ma senza dover effettuare incisioni della cute e della vescica. Questo è possibile grazie alla precisione del laser, che permette di tagliare il tessuto con estrema accuratezza e minimizzare il sanguinamento.

Come funziona la Tecnica Holep

La procedura inizia con l’inserimento di un endoscopio attraverso l’uretra. Attraverso questo strumento, il laser a olmio viene utilizzato per fare una serie di tagli precisi che permettono di rimuovere il tessuto prostatico ostruttivo. Una volta liberato, il tessuto viene spinto nella vescica e morcellato , tramite apposito strumento, portando via i vari frammenti di tessuto.

Uno dei maggiori vantaggi della tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna è la sua applicabilità a quasi tutte le dimensioni della prostata, rendendola una scelta eccellente anche per ghiandole particolarmente ingrandite, per le quali altre tecniche mininvasive potrebbero non essere ideali. Inoltre, la rapidità del recupero post-operatorio e la riduzione del rischio di complicazioni come l’emorragia, sono aspetti che migliorano notevolmente l’esperienza del paziente. Adottare la Holep nel mio arsenale di trattamenti è stata una decisione guidata dal desiderio di offrire ai miei pazienti l’accesso alle cure più avanzate e efficaci. È gratificante vedere come questa tecnologia non solo migliora i sintomi dell’IPB, ma lo fa in modo che i pazienti possano tornare rapidamente alle loro attività quotidiane con minimo disagio.

Attraverso l’uso della Holep, posso assicurare trattamenti all’avanguardia che rispettano la qualità di vita dei miei pazienti, continuando a spingere i confini di ciò che è possibile nell’urologia moderna.

Vantaggi della tecnica Holep nella chirurgia prostatica vs tecniche tradizionali

La tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna, o enucleazione prostatica con laser a olmio, si distingue proprio per i suoi numerosi vantaggi rispetto alle metodologie tradizionali di trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB).

Minore invasività e recupero veloce

Uno dei principali vantaggi della tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna è la sua natura minimamente invasiva.
A differenza della resezione transuretrale della prostata (TURP), che è stata a lungo il gold standard per il trattamento dell’IPB, la
Holep permette di rimuovere maggiore tessuto prostatico ostruente.

Efficacia su prostate di grandi dimensioni: efficacia e sicurezza

La tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna è particolarmente vantaggiosa per i pazienti con prostate molto ingrandite.

In passato, le opzioni per trattare prostate di grandi dimensioni erano limitate e spesso richiedevano interventi chirurgici più invasivi come l’adenomectomia transvescicale ovvero l’asportazione del tessuto prostatico ostruente mediante l’incisione dell’addome e della vescica.

Questo favorisce un minor rischio di complicanze, come infezioni o sanguinamento, pur mentendo una efficacia disostruttiva alta.

Infatti la Holep utilizza un laser per enucleare il tessuto prostatico, il che minimizza il sanguinamento grazie alla cauterizzazione simultanea dei vasi sanguigni. Questo metodo riduce significativamente la probabilità di trasfusioni e abbrevia i tempi di ospedalizzazione, migliorando la sicurezza del paziente e accelerando il recupero.

Applicabilità e risultati a lungo termine

Come già anticipato un altro punto di forza della tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna rispetto alla tecniche tradizionali come la TURP è la sua applicabilità a prostatiche di qualsiasi dimensione.

La TURP può essere meno efficace o più rischiosa per prostate particolarmente grandi, mentre la Holep si adatta efficacemente a una gamma più ampia di casi, rendendo possibile trattare pazienti che altrimenti avrebbero necessitato di interventi più invasivi.

Inoltre, gli studi a lungo termine dimostrano che la Holep offre risultati duraturi, con tassi inferiori di ritrattamento rispetto alla TURP. Questo significa meno procedure chirurgiche aggiuntive per il paziente, risultando in una migliore qualità della vita complessiva e una riduzione dei costi sanitari a lungo termine.

Caso Clinico: Trattamento dell'IPB con la tecnica Holep

Il caso clinico che quest’oggi voglio raccontarvi è quello di un paziente di 60 anni, portatore di catetere vescicale da circa 1 mese posizionato per ritenzione acuta di urina, già in terapia con alfa litici.

Al controllo ecografico la prostata presentava un volume di 140gr circa con voluminoso terzo lobo centrale ostruente.

Il valore del PSA era di 3.4 ng/ml.

Dopo due tentativi falliti di rimozione del catetere vescicale il paziente veniva sottoposto ad intervento di Holep.

La procedura durava circa 90 minuti.
Dopo due giorni dall’intervento il paziente rimuoveva il catetere vescicale con ripresa spontanea della minzione.

All’ esame istologico definitivo il tessuto totale rimosso risultava essere di quasi 90 gr e negativo per la presenza di malattie tumorali. Dopo circa 30gg effettuava visita di controllo: PSA: 0.78ng/ml , uroflussimetria: flusso massimo 28 ml/sec con curva regolare ed assenza di residuo post minzionale.

Il paziente riferiva di essere completamente soddisfatto del risultato dell’intervento soprattutto per aver rimosso il catetere vescicale definitivamente e di non assumere più alcun tipo di terapia.

Considerazioni Finali

La tecnica Holep per l’ipertrofia prostatica benigna rappresenta sicuramente una pietra miliare nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna (IPB). 

Le innovazioni nella tecnica Holep non solo migliorano l’efficacia del trattamento ma offrono anche vantaggi significativi che impattano direttamente sulla qualità della vita dei pazienti. La preservazione delle funzioni sessuali, la riduzione dei tempi di recupero e la diminuzione del rischio di complicanze sono aspetti che continuano a guidare la ricerca e lo sviluppo in questo settore. Guardando al futuro, l’obiettivo è di affinare ulteriormente queste tecnologie per renderle ancora più sicure e accessibili.

Concludendo, l’integrazione della Holep nel trattamento dell’IPB segna un passaggio cruciale verso una chirurgia meno invasiva e più rispettosa delle esigenze del paziente. Continuerò a impegnarmi per rimanere all’avanguardia nel mio campo, garantendo che i miei pazienti possano beneficiare delle ultime innovazioni. 

Il mio obiettivo è chiaro: migliorare non solo la salute ma anche la qualità della vita dei miei pazienti attraverso tecniche chirurgiche avanzate come la Holep.

Invito chiunque sia interessato a saperne di più o a considerare questo trattamento a contattarmi per discutere delle opzioni disponibili. Assieme, possiamo pianificare il percorso terapeutico più adatto alle vostre esigenze individuali.

Se stai affrontando un problema di iperplasia prostatica benigna o sclerosi del collo vescicale, ti incoraggio a discutere con uno specialista le opzioni di trattamento disponibili. Solo attraverso una consulenza professionale specifica è possibile identificare la strategia più efficace per le tue esigenze individuali.

Se hai bisogno di prenotare un primo consulto con il Dr. Castellucci per un controllo urologico completo e personalizzato, vai alla pagina contatti oppure compila direttamente il modulo che trovi qui sotto.

Inizia il Tuo Percorso di Benessere

Hai domande o vuoi prenotare una visita? Non esitare a contattarmi.

Potrebbe interessarti anche:

× Info su WhatsApp