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Che cosa è la Disfunzione Erettile?
La disfunzione erettile (DE) o impotenza rappresenta l’incapacità di ottenere o mantenere una erezione peniena soddisfacente per portare a termine un rapporto sessuale. L’incidenza del disturbo aumenta con l’avanzare dell’età: la metà degli uomini tra i 50 e i 60 anni ne sono colpiti. La DE può essere un sintomo che rivela la presenza di altre patologie (alterazioni cardiovascolari, problemi endocrino-metabolici, diabete, malattie neurologiche), psicogene quando insorge in assenza di fattori di rischio particolari oppure essere dovuta ad interventi chirurgici dell’area pelvica che distruggono le fibre nervose deputate all’erezione. La DE ha un impatto negativo sull’autostima dell’uomo in quanto maschio con possibili ripercussioni sulla vita quotidiana in termini di benessere, umore e resa lavorativa. Le ripercussioni possono aversi anche sul partner, che può sentirsi rifiutato o non desiderato, con conseguenti tensioni di coppia.
Quali sono i sintomi della disfunzione erettile?
Gli uomini con disfunzione erettile sperimentano la fatica ad avere un’erezione e/o a mantenerla. Se il problema ha origine organica può esservi inoltre un calo nella frequenza delle erezioni spontanee mattutine e può essere associata o meno con altre disfunzioni della sfera sessuale come l’eiaculazione, che quando l’erezione non è completa può diventare precoce e il calo del desiderio sessuale. L’uomo che fatica a ottenere l’erezione, spesso evita del tutto i rapporti sessuali per paura di insuccesso.
Come può essere diagnosticata la disfunzione erettile?
Classicamente la DE si presenta come l’inabilità ad ottenere o mantenere una erezione per un corretto rapporto sessuale.
La diagnosi delle DE si basa su Adeguata anamnesi: storia medica del paziente, ricerca dei fattori di rischio come diabete, malattie cardiovascolari o neurologiche o problemi psicologici.
- Esami ematochimici: profilo ormonale, glicemia e profilo lipidico.
- Esami strumentali: ecografia color-doppler peniena. L’esame viene effettuato ambulatorialmente previa induzione di erezione con iniezione intra peniene di prostaglandine.
Quali sono i sintomi della disfunzione erettile?
Gli uomini con disfunzione erettile sperimentano la fatica ad avere un’erezione e/o a mantenerla. Se il problema ha origine organica può esservi inoltre un calo nella frequenza delle erezioni spontanee mattutine e può essere associata o meno con altre disfunzioni della sfera sessuale come l’eiaculazione, che quando l’erezione non è completa può diventare precoce e il calo del desiderio sessuale. L’uomo che fatica a ottenere l’erezione, spesso evita del tutto i rapporti sessuali per paura di insuccesso.
Come si può curare la Disfunzione Erettile?
Terapia farmacologica
La disfunzione erettile può essere risolta grazie alla terapia medica, ma non sempre è curabile. Il paziente infatti potrebbe essere costretto a seguire la terapia farmacologica per tutta la vita, soprattutto se ha un’età avanzata, se soffre di diabete o di problemi neurologici.
I pazienti più giovani invece affiancano spesso alla terapia farmacologica un percorso psico- sessuologico: l’unione delle due terapie consente di risolvere il problema. Nei giovani infatti la disfunzione erettile ha frequentemente origine psicologica.
I farmaci utilizzati sono:
Gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (Tadalafil, Verdenafil, Avanafil e Sildenafil): sono i primi ad essere utilizzati, permettono nella maggior parte dei casi di avere una buona risposta sull’organismo e permettere al paziente di avere un rapporto sessuale soddisfacente. Questi farmaci potenziano un meccanismo già in atto, inducendo un’erezione naturale e non artificiale.
- Prostaglandine, per via intrauretrale o intracevernosa, solitamente rappresentano la seconda scelta e vengono consigliati a quei pazienti che non hanno beneficiato o non possono assumere inibitori delle fosfodiasterasi di tipo 5. Questi in genere provocano un’erezione “artificiale”, senza bisogno di stimolazione da parte del partner. L’assunzione avviene o mediante applicazione per via intrauretrale o tramite iniezioni intracavernose, previo addestramento medico.
- Protesi Peniene: L’impianto protesico si rende necessario solo nel momento in cui il paziente non riesce a ottenere alcun beneficio dai trattamenti precedenti. Lo si esegue ormai molto raramente, perché generalmente quasi tutti i pazienti rispondono ai trattamenti convenzionali. Le protesi peniene rappresentano dei dispositivi, posizionati all’interno dei corpi cavernosi, che hanno lo scopo di indurre in maniera meccanica una erezione. Possono essere principalmente di due tipi: semirigide, quindi con una rigidità fissa, o idrauliche, con una rigidità variabile e più complesse delle prime.
Onde d’urto
Un’altra valida opportunità per la cura della DE, soprattutto in casi classificati come lievi-moderati, è rappresentata dalle onde d’urto a bassa intensità (Li-SWT).
Questo trattamento si basa essenzialmente sul passaggio, all’interno dei tessuti del pene, di onde meccaniche che producono dei microtraumi che innescano un efficace processo di autoguarigione con la produzione di cellule staminali che servono a riparare i tessuti danneggiati portando alla formazione di nuovi vasi sanguigni con incremento della portata di sangue nella zona interessata, con conseguente miglioramento del microcircolo. Non si tratta di un trattamento di prima scelta per la disfunzione erettile, ma di una terapia che supplementare che migliora la risposta ai farmaci. E’ una terapia priva di effetti collaterali essendo non invasiva.
PRP (Plasma arricchito di piastrine)
Il trattamento del PRP (Plasma arricchito di piastrine) sfrutta le proprietà dei fattori di crescita presenti nelle piastrine che hanno il compito di stimolare la rigenerazione cellulare, sia del sistema vascolare che nervoso, portando alla riparazione dei tessuti. Questo meccanismo migliora la circolazione sanguigna nei corpi cavernosi favorendo l’erezione.